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Quali sono i maggiori problemi delle auto elettriche


Uno degli argomenti più dibattuti negli ultimi anni, anche grazie alle tematiche sull’ambiente e sui cambiamenti climatici che stiamo vivendo, è quello relativo alle automobili più “green”: GPL, Metano, Idrogeno, Ibride ed Elettriche. Queste ultime, anche se in leggera crescita, stentano a decollare, per via dell’elevato costo di acquisto, della scarsa rete di ricarica e delle incertezze tecnologiche che ancora regnano.

Tuttavia può avere senso, per una visione più distaccata e obiettiva sulle cose, rapportare gli effettivi benefici del ridotto impatto ecologico, emissioni zero e libera circolazione con le più grandi sfide che il mondo dell’EV (Electric Vehicle, la modalità che consente una propulsione unicamente elettrica) deve affrontare oggi.

Come prima cosa occorre considerare che il costo di produzione di un’autoelettrica di solito è superiore a quello delle auto tradizionali a causa della batteria. Se non fosse per gli aiuti pubblici dati a chi sceglie di comprare auto elettriche queste sarebbero acquistate ancor meno.

Va comunque considerato che anche se le emissioni sono pari a zero — essendo un veicolo privo di combustione che non emette nemmeno Co2 — la produzione del veicolo in sè e delle sue componenti, oltre allo smaltimento finale, hanno un impatto ecologico.

Bisognerebbe considerare anche la produzione dell’energia che in molti casi non è di tipo “verde” e quindi prodotta con combustibili di origine fossile.

Una delle sfide più grandi per le auto elettriche riguarda l’autonomia.

Infatti le batterie di cui sono dotate hanno ancora poca efficienza. Inoltre, le colonnine di ricarica sono ancora poco presenti, scoraggiando di molto un possibile acquisto in ambienti più periferici.

Sempre rimanendo in tema “autonomia” l’auto elettrica ha dei tempi di ricarica molto dilatati rispetto alla benzina, al GPL o al metano per i quali bastano pochi minuti. L’auto elettrica si ricarica ancora in maniera lenta con conseguente disagio di chi necessita di spostamenti più rapidi.

Un aspetto critico è rappresentato dalla batteria e dal suo riciclo. Infatti solo recentemente si è deciso di riutilizzarle ma molto più spesso vengono disassemblate per recuperarne i materiali, cosa che reca con sè un costo piuttosto elevato e, quando i materiali non sono trattati nella maniera adeguata, anche costi ambientali.

Secondo l’ADAC, il più grande club automobilistico d’Europa, nel 2022 le auto elettriche in panne sono state circa 52.000, il doppio rispetto all’anno precedente. L’importanza di questo numero si può spiegare attraverso quelli che sono stati individuati come i guasti più frequenti nelle auto elettriche.

Il primo dei guasti più ricorrenti è stata segnalata come causa la batteria di avviamento (50% dei casi) da 12 volt.

Il secondo dei guasti più ricorrenti (17,8%) riguarda invece la rottura dell’impianto elettrico del veicolo.

Il terzo dei guasti più ricorrenti (11,8%) riguarda più generalmente pneumatici, ruote difettose, serrature non funzionanti, cose però non imputabili all’“elettrico” in sè ma trasversale anche ad altri tipi di auto.

 

In conclusione

Le auto elettriche sono riconosciute per il proprio contributo alla viabilità sostenibile degli autoveicoli ma andrebbero ripensate alcune logiche di distribuzione, o si dovrà aspettare che la tecnologia delle batterie migliori ulteriormente.

 

Se si hanno a cuore le tematiche della sostenibilità e del basso impatto ambientale si potrebbe pensare di rivolgersi, almeno ad oggi, ad altre alternative: auto a GPL, auto a gas metano, a idrogeno o ibride.